mercoledì 25 gennaio 2012

Martin Schulz, un "kapo" per la democrazia?

Sono molti quelli che hanno sogghignato, al di qua e al di là delle Alpi, dopo il voto della scorsa settimana: poco tempo dopo la caduta del Silvio ipernazionale, il Parlamento Europeo ha scelto il proprio nuovo leader, eleggendo proprio quel Martin Schulz reso celebre (quantomeno a Roma e dintorni) dall'ormai leggendario "Kapo" sputato a Strasburgo da Berlusconi. Come a dire: oltre al danno (l'UE che pretende dall'Italia un leader più presentabile per superare la crisi), ecco la beffa.

Aspetti folkloristici a parte, in Germania é gran fermento da settimane intorno alla nomina di Martin Schulz. Non solo perché un parlamentare tedesco ritorna sullo scranno più importante dell´istituzione dopo Hans-Gert Pöttering - e in un momento storico di nazionalismo rampante tra Francoforte e Berlino anche questo non é fattore di secondo piano). Molto di più perché quasi tutta la carta stampata teutonica celebra quel salto di qualità che, in effetti, il passaggio di consegne sembra garantire. Molti (e Martin Schulz in prima fila) hanno sottolineato che il nuovo Presidente tutto ha, fuorché una personalità incline a vestire i meri panni di "gran cerimoniere". Dopo anni di Jerzy Buzek, con tutto il bene per il pacato ex presidente polacco, il salto di qualità é innegabile. Anche se lo stesso Buzek, in una recente intervista al Die Welt, ha rivendicato, con un sussulto d'amor proprio, i suoi meriti ed il fatto che "prima del suo incarico, non era consuetudine che un Presidente del Parlamento Europeo partecipasse anche alle sedute informali del Consiglio" (http://www.welt.de/print/die_welt/politik/article13817105/Das-Glueck-der-Tuechtigen.html) . Come a dire: bravo Schulz, ma qualcosina riconoscetela anche a me!

Il buon Martino (sicuramente uno dei parlamentari europei più attivi nella sfera pubblica tedesca, e anche questo avrà il suo peso in tempo di crisi di fiducia nelle istituzioni nelle valli del Reno) da tempo ribadisce la necessità di migliorare la responsiveness democratica dell´Unione e richiede a gran voce maggiori poteri per il Parlamento. Non gli é sicuramente sfuggita la misura in cui questo sia stato praticamente ignorato nella gestione della crisi, essendo solo ultimamente ammesso, in qualità di osservatore, al tavolo delle trattative per il patto fiscale. Il suo cavallo di battaglia sembra essere la contrapposizione con il Consiglio: il che, tradotto nel linguaggio delle buone intenzioni, significa un primo passo verso l'obiettivo di procedere verso un'Europa più democratica, lasciandosi alle spalle quel vecchio continente dominato dai particolarismi nazionali. Tanto più che, ai fatti, questa strada ha portato ad un modello di Europa post-democratica, giusto per rubare una definizione coniata da Jürgen Habermas nel suo ultimo pamphlet (http://www.perlentaucher.de/buch/37303.html) , riferendosi al peso schiacciante che gli incontri bilaterali Merkel-Sarkozy hanno avuto nella gestione della crisi. Mire ambiziose senza dubbio, secondo alcuni pure troppo, Financial Times Deutschland in primis, in omaggio al proprio sangue britannico... Sicuramente l'elezione, pur confermando la consuetudine ormai consolidata dell'alternanza fra i due principali partiti politici del Parlamento (S&D e EPP), ha portato effettivamente una delle poche personalità in grado di donare spessore ad un Parlamento fin troppo depauperato. In tempo di crisi a 360 gradi (economica, finanziaria, di legittimità...), anche questo può essere importante.

2 commenti:

  1. Dio solo sa (o chi per lui) se l'Unione non necessita di una scossa. Sopratutto in questi momenti di "crisi" dove si riaffaccia, sogghignante, il nazionalismo più bieco.
    E bravo Martin quindi...
    Ma bravo anche ad Andreas. Devo dire che scrivi veramente molto bene! Unica cosa che ti rimprovero, non so bene dall'alto di che cosa :D, è un linguaggio talvolta un po' troppo aulico. Ma è giusto perché ho voluto trovarci un difetto a tutti o costi. Che poi magari qualcuno mette in dubbio l'imparzialità dei miei commenti!

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    1. Grazie mille Abyss! I tuoi complimenti mi fanno molto piacere e, naturalmente, anche le critiche sono benissimo accette! Anche perché quello del linguaggio é un vecchio problema che mi porto dietro e che solo a tratti riesco a smussare...

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